La demolizione e ricostruzione di un anonimo edificio residenziale degli anni 70 ha costituito l’occasione per recuperare il suo rapporto con il tessuto urbano adiacente e con il paesaggio dell’altopiano clusonese.
Il nuovo edificio dal carattere morfologico estremamente semplificato conserva le proporzioni e le volumetrie originarie. Il linguaggio compositivo adottato cerca di reinterpretare i caratteri essenziali della tradizione alpina: corpo monolitico e compatto in cui la massa muraria definisce un confine netto tra interno ed esterno.
L’articolazione delle aperture sui prospetti cerca invece una maggiore libertà, mirata a portare luce e vista agli interni. Ogni elemento costruttivo (copertura, balcone, loggia etc) è stato ridotto e asciugato di tutti gli elementi decorativi e superflui.
L’edificio si articola su tre livelli, uno interrato e due fuori terra.
Tutte le superfici della costruzione sono in cemento pigmentato rafforzandone nel complesso il suo carattere monolitico. Lo spessore dei muri viene dichiarato ed evidenziato attraverso la serramentistica interna che ne lascia inalterata la percezione tridimesionale. In alcune parti dei fronti sono state inserite porzioni complanari di lastre di Ceppo di Grè per evidenziare alcune variazioni volumetriche o compositive.
cliente: Privato
luogo: Clusone (BG)
superfice: 250 m2
calendario: 2017 (Progetto) – 2017/2019 (Realizzazione)
programma: RESIDENZA
equipe di progettazione: Ettore Pasini Architetto – Alessandro Dotti Architetto (Progetto architettonico) Ing. Giovanni Tagliaferri (Progettazione strutture) – P.Ind. Fabrizio Cerea (Progettazione impianti meccanici e idraulici)
fotografo: Federico Covre